È stato inaugurato il nuovo laboratorio di superficie dell’infrastruttura di ricerca che ha il suo cuore nella miniera dismessa di Sos Enattos, a Lula.

In una caverna era già stato allestito laboratorio sotterraneo SarGrav, destinato a ospitare esperimenti di fisica di precisione sulla gravità.

L'infrastruttura è stata voluta fortemente dall’Università di Sassari e dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare, con il contributo della Regione, e rappresenta la possibilità di avere un laboratorio di ricerca internazionale di livello altissimo nell’Isola.

Con questa iniziativa la Sardegna presenterà la sua candidatura a livello europeo per ospitare l'"Einstein Telescope", in contrapposizione a un altro sito collocato tra l'Olanda il Belgio e la Germania.

Un progetto per un rilevatore di onde gravitazionali di terza generazione, che permetterà di ascoltare queste onde dall’inizio dell’universo e ottenere nuove informazioni sull'universo, sulla sua origine e la sua evoluzione.

"Vogliamo realizzare l''Einstein Telescope' in Sardegna, perché questo sito – avendo caratteristiche tecniche molto elevate, per esempio un rumore sismico a bassissimo livello - consentirà di ascoltare l’universo nella bassa frequenza, quindi anche buchi neri estremamente massicci, che potrebbero fornire molte informazioni in materia di fisica”, ha dichiarato Michele Punturo dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

(Unioneonline/F)
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