Un lungo post accompagnato dall’immagine di una maschera per l’ossigeno, una siringa, e alcune pillole, per raccontare ai tanti fan e follower le difficoltà legate a questo inizio d’anno, la necessità di fermarsi e il preciso impegno a raccontare un difficile percorso di cura.

Così la scrittrice Michela Murgia, 49 anni, che da facebook annuncia di dover rinunciare agli spettacoli e al contatto con il pubblico perché alle prese con “una cura lenta”, seguita a un ricovero in terapia intensiva, e “che richiederà ritmi molto diversi da quelli a cui ho sempre vissuto e lavorato”.

“Mi avete scritto tanti messaggi per manifestare la delusione per la cancellazione delle date dei miei spettacoli delle prossime settimane e questo mi ha fatta sentire meno sola, purché anche io sognavo di iniziare l'anno nei teatri, incontrando le persone e tornando a guardarle negli occhi”, l’esordio della Murgia nel post pubblicato su facebook.

"Invece l'ho iniziato dalla terapia intensiva, a cui sta seguendo una cura lenta che richiederà ritmi molto diversi da quelli a cui ho sempre vissuto e lavorato. Certe cose potrò farle, ma altre no e i lunghi spostamenti e le situazioni fisicamente performative per adesso sono fuori dalla mia portata”.

"La malattia non è una catastrofe – precisa ancora la scrittrice sarda – ma un pezzo della mia vita che vale come gli altri e non voglio trattarla come un segreto oscuro o una cosa di cui vergognarmi. Per questo vedrete su questa pagina le cose che ho sempre condiviso, fossero immagini private, battaglie pubbliche o meme sui BTS, ma di tanto in tanto compariranno anche condivisioni della mia cura, che fa parte di me come tutto il resto”.

"Ammalarsi è normale, curarsi è normale  – la conclusione – e anche scegliere in cosa fermarsi è normale. Non tornerà tutto come prima, ma quello che verrà dopo potrebbe persino essere meglio. Diamoci il tempo di farlo succedere”.

Per lei decine e decine di messaggi di incoraggiamento e affetto dai fan.

(Unioneonline/v.l.)

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