È "Mer'e Domu" della scrittrice Daniela Frigau il romanzo che chiude "La calda estate di carta", iniziativa dell'Unione Sarda che ha accompagnato il quotidiano con sette titoli di altrettanti scrittori sardi.

Ad aprire gli appuntamenti Cristina Caboni con "La custode del miele e delle api", seguita da Milena Agus autrice di "Sottosopra". Poi Gesuino Nemus con "I bambini sardi non piangono mai", Ilario Carta e i suoi "Giardini di Leverkusen", Francesco Abate con "Così si dice" e Alex Deplano e il suo "L'amore ai tempi di Equitalia".

Domani in edicola (a 4,80 più il prezzo del quotidiano) sarà dunque una voce femminile, con il racconto ambientato nei tardi anni Cinquanta di Maria, ragazza tornata in Sardegna dopo la morte dei genitori.

Una "straniera", così identificata per via dei suoi trascorsi fiorentini, che non sarà ben accetta alle vecchie col fazzoletto in testa né alle coetanee col rossetto. E costretta a legarsi a un uomo brutale e a sopportare atroci sofferenze.

Daniela Frigau, psicologa di professione, disegna la figura della sventurata con la profondità di chi conosce i meccanismi che inducono i maschi a sopraffare e le femmine a subire.

Un romanzo dai ritmi incalzanti, e dall'epilogo drammatico.
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