«Criminalità, spaccio, prostituzione, ruba-lavoro sono tra i più comuni stereotipi sull’emigrazione, ed è strano pensare che il modo in cui oggi puntiamo il dito sia lo stesso in cui è stato puntato agli italiani durante il più grande esodo migratorio verso i paesi europei e l’America».

Gli studenti dell’IIS Satta di Macomer hanno presentato oggi il frutto della loro esperienza di studio in America, durante il convegno organizzato dal Rotary, in occasione della presentazione del libro “Sulle tracce del vento” scritto da Domina Fois, emigrata di Macomer negli anni della grande guerra.

Iacopo Zucca, Alberto Tondo, Anastasia Urtis, Asia Pireddu e Marta Muroni, della classe quarta dei corsi di Grafica e informatica e telecomunicazioni, per 3 settimane a Washington si sono confrontati con gli emigrati italo americani, raccogliendo testimonianze e racconti sfociati in un lavoro intitolato “Storie e memorie”.

«Grazie a queste persone che hanno saputo reinventarsi, creando attività economiche e non solo legate alle nostre tradizioni – raccontano gli studenti -, la memoria storico-culturale italiana e in particolare sarda, vive oggi in America. Washington è stata progettata costruita e abbellita anche dalla maestria dei nostri architetti, mastri muratori, pittori e scultori, nutrita dai nostri prodotti e ricette che riempiono i più gettonati ristoranti italiani».

Un pomeriggio di profonde riflessioni sulla necessità che spinge oggi molte persone, specie i giovani, a lasciare la propria terra alla ricerca di condizioni di vita migliori. «Un'importante opportunità di crescita per i nostri ragazzi offerta dal Rotary - dice il dirigente scolastico dell’IIS Massimo Depau -. Non possiamo esimerci dal pensare alla fuga dei cervelli, che vede tanti nostri giovani partire all’estero per accrescere le proprie competenze e non tornare più».

A fare da cornice alla serata l’intervento in diretta streaming dalla Francia di Domina Fois, autrice del romanzo autobiografico “Sulle tracce del Vento”- scritto “per consentire ai suoi discendenti di riappropriarsi delle loro origini”. Soddisfatto il presidente del Rotary Alfio Coco: «Una giornata dedicata all’emigrante, che ha dato voce a due progetti importanti: il lavoro di studio e ricerca degli studenti e il libro della nostra concittadina».

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