Il Centro Studi della sinistra italiana di Macomer diventa punto di riferimento di tutte le università italiane.

E' stato avviato un rapporto di collaborazione con i principali atenei. Il centro, visitato da centinaia di persone, la maggior parte studenti universitari, provenienti anche dalla Penisola, dispone di una raccolta di documentazioni storiche, nei locali di via Papa Simmaco.

La notorietà del centro ha varcato da tempo anche i confini isolani, grazie alla sua originalità. Il centro, infatti, ora dispone di una vasta raccolta di quotidiani, periodici e saggi della sinistra italiana sin dagli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso.

Quotidiani e periodici, perfettamente rilegati, a disposizione dei cultori di storia contemporanea, con cui studiare e analizzare i principali avvenimenti del secondo dopoguerra, con particolare attenzione agli anni settanta.

"Questo luogo consente di generare processi culturali che sono strumenti di senso e occasioni di possibilità per lo sviluppo dei singoli individui e delle comunità - dice Gianluca Taccori, fondatore e artefice della originale iniziativa - pone in relazione contesti differenti (politici-economici-sociali e culturali) di cui subisce l'influenza ma che allo stesso tempo contribuisce a rileggere e ridefinire".

L'attività del Centro Studi implica incontri con storici e protagonisti sulle tematiche degli anni studiati. Si è avviata una fattiva collaborazione anche con la Libreria Ubik di Macomer.
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