“Salvaguardare tutte le varianti del Sardo nel loro valore sociale e culturale. L'uso corretto e codificato si pone quale elemento fondamentale di identità culturale e come mezzo primario di trasmissione dei relativi valori, come garanzia dell'esistenza e della continuità del nostro patrimonio, lascito di una grande civiltà”.

Sono le parole del presidente della regione Sardegna, Christian Solinas, commentando i progetti per la standardizzazione ortografica del sassarese (comprendente anche le varietà di Porto Torres e Stintino), del tabarchino (di Carloforte e Calasetta) e del gallurese (compresa anche la varietà di Castelsardo e l'isulanu di La Maddalena).

Gli interventi sono volti "all'individuazione di un codice ortografico valido in tutto il territorio di competenza e utilizzabile anche dalla RAS, con l'impiego della lingua scritta per tutti gli usi, dal letterario all'amministrativo, passando per la scuola e la toponomastica, così da amplificarne la visibilità e la presenza. L'approccio alle diverse varietà linguistiche potrà avvenire in modo costante e coerente, grazie a un sistema di convenzioni grafiche adottate che si riferiscono ai fenomeni della lingua parlata”.

Gli Enti beneficiari dei finanziamenti sono il Comune di Olbia per il gallurese, il Comune di Sassari per il sassarese e il Comune di Carloforte per il tabarchino.

I lavori per la standardizzazione ortografica prevedono incontri pubblici per la condivisione e la discussione delle proposte con la popolazione dei territori coinvolti, al fine di informare sullo stato di avanzamento dei progetti, favorendo e ottimizzando al contempo la divulgazione, la conoscenza e l'importanza dello sviluppo delle varietà linguistiche, con la consapevolezza che il gallurese, il sassarese e il tabarchino "costituiscono un patrimonio linguistico-culturale identitario primario ed essenziale per le popolazioni e i territori coinvolti e per la Sardegna intera”.

Aperte inoltre le iscrizioni, come precisa l’assessore all’Istruzione Andrea Biancareddu, per "NARAּ.MI", il procedimento che serve a rilasciare la certificazione della conoscenza orale della lingua sarda, del catalano di Alghero, e delle varietà alloglotte sassarese, gallurese e tabarchino. Per il secondo anno consecutivo l'assessorato “avvia i moduli per la certificazione della conoscenza orale, che sarà considerata titolo di ammissibilità per partecipare, in veste di esperto d'ambito o di collaboratore, ai laboratori extracurriculari didattici. Sarà, altresì, considerato titolo valutabile solamente all'interno dei curriculum dei progetti relativi alla produzione di programmi televisivi o radiofonici in lingua sarda, catalano di Alghero, sassarese, gallurese e tabarchino, trasmessi con ogni mezzo di diffusione. La certificazione non avrà invece alcun valore per altri tipi di progetto finanziato dalla RAS”.

Le persone interessate a ottenere la certificazione linguistica orale per partecipare in veste di esperto d'ambito o di collaboratore nei laboratori extracurriculari didattici e per la produzione di programmi televisivi o radiofonici trasmessi con ogni mezzo di diffusione in lingua sarda, catalano di Alghero, sassarese, gallurese e tabarchino – precisa la Regione – devono avere almeno 18 anni di età e potranno sostenere l'esame orale nella varietà linguistica che gli è propria. La certificazione NARA.MI conseguita nel 2021 mantiene la sua validità. 

(Unioneonline/v.l.)

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