Tutela e valorizzazione della lingua sarda sono gli obiettivi dell'Istituto di "Studi e Ricerche" Camillo Bellieni di Sassari che ha attivato, nel Nord Sardegna, alcuni sportelli linguistici.

Per il progetto “Sa limba sarda in sos ufìtzios e in totue” sono coinvolti Villanova Monteleone, Monteleone Rocca Doria e Olmedo con l’operatrice Maria Leonarda Correddu; Mara, Padria e Romana con Lucia Sechi; Ossi con l’operatrice Adriana Cocco; Martis, Laerru, Ploaghe e Usini con Francesca Sini; e Uri con Anna Laura Pirisi.

A Macomer, Adriana Cocco cura il progetto “In Macumere faeddant in sardu mannos e minores”; e negli sportelli di Pozzomaggiore, Bonorva e Cossoine, Lucia Sechi si occupa del progetto “Limba bia”.

Faeddos in caminu” riguarda invece la Comunità Montana del Gennargentu, dove l’attività di sportello è affidata a Immacolata Salis nei comuni di Mamoiada, Ottana e Orotelli; e a Gianfranco Fronteddu nei comuni di Oliena e Dorgali.

Nel territorio del Goceano, il progetto “Boghes de costera” a cura di Immacolata Salis interesserà invece i comuni di Nule, Burgos, Benetutti, Bono e Bultei. Daniela Masia coinvolgerà i comuni di Terralba, Uras, San Nicolò Arcidano, Arborea e Marrubiu all’interno del progetto “Is comunidadis e su territòriu de s’Unioni”. All’interno di ogni sportello sono previsti corsi di lingua sarda sia di livello base che avanzato, garantendo la formazione a chiunque abbia interesse di approfondire le proprie competenze linguistiche.

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