Il Natale è uno dei momenti più frizzanti per quanto riguarda l’editoria libraria, soprattutto se pensiamo all’offerta per bambini e ragazzi. È il momento delle strenne e gli editori sparano tutte le loro cartucce editoriali sperando di conquistare fette sempre più ampie di un mercato che offre quasi ottomila titoli ogni anno per un fatturato di quasi 250 milioni di euro.

Una delle caratteristiche dell’editoria natalizia è che gli editori si sfidano a duello puntando soprattutto sulla tradizione. Nel periodo di Natale il successo maggiore lo conquistano prodotti editoriali molto rodati e tradizionali. Vanno sempre Babbo Natale, fiabe e racconti legati all’albero natalizio, le renne, i folletti. È tornato di moda il calendario dell’Avvento in tutte le sue declinazioni. Insomma, si punta sui temi più conosciuti, a cui siamo maggiormente apparentati. Anche se poi editori e autori si sbizzarriscono offrendo delle rivisitazioni della tradizione al passo con tempi di parità di genere. Per esempio, se lassù al Polo Nord è successo un bel guaio, Babbo Natale si è fatto male con gli sci e non potrà guidare la slitta, cosa di fa?

Simone Frasca nel suo "Zia Natale” (Il Battello a Vapore, 2023, pp. 48) chiama in sostituzione la sorella del caro vecchietto (zia Natale, appunto), anche se è disordinata, ama il caldo ed è allergica alle renne! Sempre in tema di tradizione il Natale è il momento dei grandi classici, un tempo editoriale in cui si recupera il Canto di Natale di Charles Dickens. Oppure ci si rivolge ai classici dei nostri tempi e vanno forte personaggi oramai molto rodati come Harry Potter, la Schiappa oppure Geronimo Stilton, magari coinvolti in vicende legate proprio al Natale. È anche questo un segno di come il Natale sia una delle tradizioni più consolidate e si faccia veramente fatica a puntare sulle novità in un periodo così.

Geronimo Stilton, la copertina del libro
Geronimo Stilton, la copertina del libro

Geronimo Stilton, la copertina del libro

In tutto questo marasma di tradizioni quello che spira, almeno nelle case editrici generaliste, è comunque un vento fortemente laico e lontano da ogni legame con il Natale come festa religiosa. Trionfano quindi folletti ed elfi, renne e slitte, mentre latitano le capanne, i pastori, il bue e l’asinello. Segno dei tempi anche se nei libri natalizi, per fortuna, albergano ancora i buoni sentimenti, gli affetti, la ricerca della pace e della serenità.

Alla fine, proprio Geronimo Stilton ci regala il più natalizio dei “lieto fine”. Nel volume appena uscito e intitolato “Una tenera, tenera storia di Natale” (Piemme, 2023, pp. 48), Geronimo, la vigilia di Natale, mentre fuori c'è aria di neve, si ritrova improvvisamente solo. Allora, per scacciare la malinconia, esce a fare una passeggiata per Topazia, sotto la neve. Incontra così tanti nuovi amici e, al suo rientro a casa, troverà una sorpresa... più tenera della mozzarella!

© Riproduzione riservata