E' il rapporto tra carcere e città il focus della seconda giornata di "Asincronie", il festival di cinema documentario e fotografia organizzato a Sassari dal collettivo di filmmaker e fotografi 4Caniperstrada.

Questa mattina lo Spazio Bunker tra le 10 e le 13 ospita il laboratorio di ricerca urbana, ecologia politica e pratiche dell’ascolto “Linfa (appunti per una semina)”, a cura di Studiovuoto, con Valeria Muledda e Dario Bottazzi.

Il tema della detenzione attraverso le storie di vita è al centro dell’incontro del pomeriggio (17.30, sempre allo Spazio Bunker), con il regista Giovanni Cioni e lo scrittore Giovanni Farina, che nel podcast “9999, una grande vita lunga” ripercorrono, attraverso una lunga intervista, la vita fuori dall’ordinario di Giovanni Farina. Dall’infanzia di pastore sardo (nato a Tempio e poi trasferitosi in Toscana) al mito di bandito imprendibile, dalla condanna per il sequestro dell’imprenditore Giuseppe Soffiantini alla scoperta della scrittura come rifugio nei lunghi anni di detenzione, fino al percorso per ricostruirsi una vita da uomo libero. 

Alle 21 il festival si sposta al Cinema Cityplex Moderno per la visione in prima regionale (ingresso gratuito) del documentario “Fiume o morte!” del regista croato Igor Bezinović, che dopo la proiezione dialogherà  con Nadia Rondello della Società Umanitaria Alghero. 

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