Un giorno ci sarà qualcuno che proverà a raccontare di un viaggio di Leonardo da Vinci (1452-1519) in Sardegna.

Ricorrendo alla finzione, narrerà della seduzione che le soluzioni statiche sperimentate dagli architetti nuragici esercitarono sul genio del Rinascimento.

In attesa che la fantasia si traduca in romanzo, film o albo a fumetti, rigore e metodo degli studi storiografici mettono per la prima volta Leonardo sulle rotte dell'Isola alla ricerca di un tesoro: un manoscritto di Archimede.

La scoperta è merito di Aldo Pillittu, storico dell'arte cagliaritano.

Lo studioso ha rintracciato in un passo del Codice Atlantico, la più ampia raccolta di scritti e disegni di Leonardo custodita alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, dettagli che non documentano un soggiorno dell'inventore, scienziato e pittore toscano nell'Isola, ma relazioni con l'élite intellettuale che abitava o frequentava la Sardegna.
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