Le origini, l’avvento dell’industria, le tradizioni e i personaggi che hanno segnato la storia del paese: sono i punti cardine del saggio “Storia e identidadi de Sarrocu”, opera prima di Luca Tolu che verrà presentata sabato alle 19 nella chiesa antica di Santa Vittoria.

Il testo, edito da Amico Libro, affronta il tema Sarroch con una trattazione storica che attinge dalle pubblicazioni più note in materia e dai documenti inediti sul Settecento e l’Ottocento sarrochese emersi dall’attività di ricerca dell’autore consultando l’Archivio di Stato, l’Archivio storico diocesano e l’Archivio parrocchiale.

Dopo i primi capitoli storici e la parte legata a vie, rioni e toponimi identitari, il lavoro prosegue esaminando un lato rimasto scoperto negli studi su Sarroch: feste, tradizioni, storie locali e popolari riemerse grazie alle testimonianze inedite delle memorie storiche sarrochesi e ai documenti - alcuni dei quali mai approfonditi - dell’Archivio parrocchiale della Chiesa di Santa Vittoria. Al lettore è, infine, posta una riflessione antropologica, con un’analisi sull’industrializzazione presentata come lo shock culturale, sociale, economico e demografico che ha cambiato il volto del paese. Le conclusioni accompagnano il lettore nel presente, tentando di tracciare una prospettiva nel futuro.

Alla presentazione, oltre alle autorità locali, parteciperà anche il saggista e antropologo Fiorenzo Caterini che ha curato la prefazione del saggio.
Luca Tolu, che oltre ad essere autore del saggio ricopre anche il ruolo di assessore all’interno della Giunta comunale di Sarroch, spiega i motivi che lo hanno portato a scrivere questo libro: «Gli effetti sociali e culturali dell'industrializzazione hanno accelerato e rafforzato il fenomeno di sottovalutazione della storia e dell'identità locale. Siamo cresciuti sentendoci dire che "l’impatto del petrolchimico non fu niente di che", perché il paese non aveva risorse ambientali ed economiche da preservare. Un riduzionismo che ha colpito anche la storia del paese, ignorata nelle sue profonde radici giudicali e considerata priva d'interesse. Il libro nasce quindi per dare voce ad una Sarroch che non può essere dimenticata, dal principio fino ai cambiamenti traumatici della seconda metà del '900».

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