La trasmissione generazionale è carente e il sardo raramente si insegna nelle scuole. Per rafforzare il prestigio della lingua e promuoverne la conoscenza soprattutto tra i più piccoli, la Regione, attraverso l'assessorato alla Cultura, ha finanziato con 150mila euro doppiaggio e produzione in limba di più serie di cartoni animati.

La Pimpa potrà così parlare al pubblico dei più piccoli in sardo. A partire dal 4 marzo (dalle 10.20 alle 10.30) su Rai3 partirà infatti la serie di 26 episodi che hanno come protagonista la creatura di Altan.

Non si tratta tuttavia dell'unico prodotto che, pensato anche per fornire strumenti didattici agli insegnanti e agli educatori, è mirato alla rinnovata fruizione della lingua. In sardo parleranno anche i personaggi di "Nausicaa, l'altra Odissea", lavoro di Bepi Vigna già selezionato a Venezia e oggi in giro per il mondo, di "Boreddu e is Gigantis de Mont'e Prama", cartone animato in 3D realizzato da Studio service e "Chirchende a Monica", applicazione in lingua sarda per cellulari, tablet e lavagne elettroniche creata da Agnet.

Tra i progetti finanziati anche il ciclo di radiodrammi realizzato da Radio X e intitolato "Sa Famill'e Coccerinu". Tanti gli artisti che - in questo laboratorio in limba, polifonico e multimediale - hanno prestato la voce ai personaggi di animazione, lavorato alle musiche e alla stesura dei testi.

Tra loro Rossella Faa, Elena Ledda, Francesco Medda Arrogalla, Emanuele Pittoni dei Ratapignata, Giò Perrino e Rita Atzeri.

I risultati del progetto sono stati presentati dall'assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena, da Paolo Zedda, consigliere regionale del gruppo Sdp e da Giovanni Maria Dettori, direttore della sede regionale Rai.
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