Oggi si festeggia il 210º anniversario della nascita di Giuseppe Garibaldi.

Alle 9,30 in Municipio a la Maddalena si è tenuto un convegno che ha visto, tra gli altri, l'intervento del direttore generale del Mibact Francesco Scoppola.

Alle 11 sono stati resi gli onori all'eroe alla tomba di Caprera, anche con un concerto della fanfara Città dei Mille di Bergamo.

In programma nel pomeriggio, alle 18, sempre a Caprera, "Garibaldi e le Mille", letture dedicate a sei delle donne da lui amate. Introduce l'attore e regista teatrale Gianfelice Facchetti.

Come in ogni ricorrenza qualcuno si chiede: ma c'è davvero Garibaldi nella tomba di Caprera oppure il suo corpo è stato trafugato?

"Garibaldi è lì!", sosteneva Fioravanti Spolveri, nonno di Yuri Donno, biologo e direttore del Parco Nazionale di La Maddalena, che raccontò al nipote "di aver infilato la mano nella della bara e di aver toccato le ossa", solo una trentina d'anni fa.

Una storia che ha del macabro e, insieme, dell'incredibile.

Fioravanti Spolvieri, classe 1912, scalpellino, morto novantenne, nel 1986 ricevette incarico dalla Sovrintendenza di Sassari di eseguire un intervento sul sarcofago di granito di Garibaldi.

Le staffe che sigillavano il sarcofago, racconta Yuri Donno, "erano in ferro e con gli anni si erano gonfiate e stavano spaccando il granito".

Era necessario dunque intervenire "o cambiando le staffe o realizzando altri buchi per applicarne di nuove sul sarcofago".

Il contatto con la tomba dell'eroe, l'ammirazione che ne aveva sempre avuto, insinuarono in Spolvieri l'idea di verificare se lì ci fossero davvero le spoglie di Garibaldi.

Decise allora di controllare.

"Mio nonno spostò il coperchio. Sentì una cassa di metallo morbido. L'ha tagliata ed aperta tanto da infilarci la mano e tirare fuori una cinta e della stoffa. Ha toccato anche delle ossa", ha raccontato ancora Yuri.

Il coperchio fu risistemato prima che riprendessero i controlli.

"Mio nonno non asportò niente", ci tiene a precisare il direttore del Parco di La Maddalena.

"Garibaldi è lì, era lui, l'ho toccato, non se lo sono mai portato via", ebbe a ripetere più volte Fioravanti Spolvieri al nipote Yuri.

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