Come altre discipline – pensiamo, per esempio, alla storia – la filosofia soffre il triste destino di essere una materia subito collegata alla scuola, e quindi allo studio, alle interrogazioni.  Filosofia, invece, è una parola di origine greca che vuol dire “amore per il sapere”. Per sua natura indaga, domanda, chiarisce e riflette in un’infaticabile ricerca della verità: un percorso unico a più voci che si snoda attraverso i millenni.

Belle parole, viene da dire, peccato che questo percorso preveda lo studio di tomi e tomi che non invitano certo al relax e non danno l’idea di essere nemmeno troppo divertenti.

Francesco Pastorelli nel suo "1001 quiz sulla filosofia” (Newton Compton, 2022,pp. 384, anche e-book) ci mostra, però, come conoscere in maniera meno pedissequa quello che hanno detto e pensato i filosofi prima di noi sulle grandi questioni (dalla vita alla morte, da Dio all’arte). Ripercorre, infatti, il sapere filosofico attraverso centinaia di domande (1001, per la precisione), che stimolano la curiosità e il ragionamento. Domande che di volta in volta sono precedute da brevi testi introduttivi e seguite da una serie di risposte, una sola delle quali si rivelerà quella giusta come si può scoprire da soli andando alla fine del volume. Inoltre, accanto alla risposta corretta, è possibile trovare anche la spiegazione del perché è esatta e perché invece le altre non lo sono.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Così, risposta dopo risposta, ci si accorge di avere intrapreso un viaggio affascinante nell’evoluzione del pensiero, che offre prospettive sempre nuove per guardare la realtà da diverse angolazioni. Il capitolo finale, inoltre, è un invito a ragionare in prima persona, mettendosi nei panni dei grandi filosofi per interpretare il cosmo e rispondere agli interrogativi che hanno affascinato generazioni di pensatori.

Sarà sorprendente scoprire come, a prescindere dal numero di risposte corrette, si può imparare a ragionare con metodo, seguendo l’esempio dei grandi pensatori. Tutto questo con l’aggiunta di un pizzico di divertimento dato dalla scoperta di amenità e curiosità legate al mondo della filosofia del tipo «A cosa era riferito il soprannome “Platone” dato al filosofo Aristocle dal suo maestro di ginnastica?» oppure «Chi tra Sartre, Spinoza, Rousseau e Wittgenstein al momento della pubblicazione del suo capolavoro viveva dello stipendio da maestro?» Le risposte? Naturalmente nel volume di Francesco Pastorelli.

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