La bellezza delle donne e i colori dell'Isola nella mostra di Angelo Maggi che da domani e sino al 26 maggio sarà ospitata nella Sala Duce del Palazzo Ducale di Sassari. Si tratta di quindici opere di grande formato (anche 2 metri per 3) dove l'artista sassarese ritrae donne che hanno come copricapo stratificazioni di panni e ricercate arracadas (orecchini) rosso corallo.

L'indaco, l'azzurro, il cremisi, l'oro, riempiono i quadri. È il colore che delinea paesaggi e racconta ricami, panneggi e impensabili decori.

Squarciano le tele i gioielli di filigrana, gli amuleti, sos coricheddos, che conquistano per la loro eleganza antica, memori di una storia millenaria, ricca di stratificazioni culturali. Sono un esercizio di stile, una copiatura dal vero, che sanno di ornamento e di illustrazione, ed espressamente ostentano la formazione di decoratore e di illustratore propria dell'artista.

E' invece una retrospettiva con oltre 60 opere quella che sarà esposta all'ex Convento del Carmelo di Sassari dall'11 maggio al 9 giugno. Non una retrospettiva in senso cronologico e di stile di oltre quarant'anni di carriera, ma un insieme volutamente caotico, disordinato. Un caleidoscopio di forme e di colori che rappresenta il modo di sentire di Angelo Maggi, una sfida tra sé e ciò che vorrebbe rappresentare. Dalle prime timide piccole tele, ai grandi formati che caratterizzano la produzione attuale.
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