Proseguono le operazioni di diserbo, studio e rilievo nel sito del castello di Capula a Siligo, da parte del gruppo di ricerca dell'Università di Sassari.  
Il gruppo di studenti guidato dal professor Marco Milanese, ordinario di archeologia medievale dell'Università di Sassari, sta lavorando nel massimo rispetto delle indicazioni ricevute dalla Soprintendenza con l'autorizzazione per le indagini non invasive.
E iniziano a venire fuori i primi risultati: «L'ingresso del castello (che era sconosciuto) sta emergendo tra un cespuglio e l'altro, così come altre strutture - dichiara Milanese -. Il castello compare nei documenti alla metà del Trecento, il sito è complesso, non è conservato in modo ottimale, tutt'altro, ma in diversi punti sono presenti tratti di strutture e ci racconterà tante storie interessanti».

Nel mentre, il gruppo di ricerca dell'Università di Sassari ha partecipato a una visita guidata nel sito di Mesumundu. 
«La chiesa bizantina di fine VI-VII, con il suo cimitero aristocratico circostante, è solo la punta di un iceberg sepolto, che ci parla di strade romane, di una estesa mansio con acquedotto e complesso termale, che ancora attende di essere indagata stratigraficamente», conclude Milanese.

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