Venticinque corpi appartenuti a soldati crociati, vissuti nel XIII secolo, sono stati recentemente scoperti a Sidone, in Libano, in un'area che fu teatro, tra il 1110 e il 1249, di aspre battaglie.

E la particolarità, come dimostrato dall'analisi del DNA effettuata dagli studiosi, è che molti di questi uomini provenivano dalla Sardegna.

A rivelarlo è l'American Journal of Human Genetics, che ha pubblicato i dettagli dell'indagine condotta dai ricercatori.

"I nostri risultati ci forniscono una visione senza precedenti degli antenati delle persone che hanno combattuto nell'esercito dei crociati", ha detto Marc Haber, primo autore dello studio.

I corpi ritrovati appartengono a uomini uccisi violentemente, presumibilmente in battaglia: a dimostrarlo le numerose fratture rilevate alle ossa. I cadaveri, secondo la ricostruzione dei ricercatori, furono poi scaricati nelle fosse e bruciati.

A determinare la datazione, oltre alle indagini con il metodo del carbonio 14, anche le particolari fibbie delle scarpe, europee, e una moneta trovata insieme ai resti.

(Unioneonline/v.l.)
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