"Il sentiero di Iside": all'Antiquarium Turritano si parla di nuovi culti religiosi
Lo studioso Giacomo Cavillier presenterà la figura della dea egizia in epoca tolemaica e la successiva diffusione del suo culto nel MediterraneoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I riti religiosi e il culto di Iside introdotto a Roma nel I secolo a.C., assimilato molte volte con alcune divinità locali, quali Cibele, Demetra e Cerere. “Il sentiero di Iside. Il culto Isiaco tra Egitto Tolemaico e Roma imperiale” è il titolo della prossima conferenza del direttore del Progetto Iside e del Centro Studi Egittologici e Civiltà Copta “J.F. Champollion”, Giacomo Cavillier, una iniziativa che martedì 9 luglio, dalle 17 alle 18.30, ospiterà il museo Antiquarium Turritano di Porto Torres.
Con il sentiero di Iside, oltre all’importanza della dea e del suo culto, la scoperta di nuove conoscenze per la condivisione di credenze magiche e religiose che hanno messo in discussione culti autoctoni e radicati. Lo studioso Cavillier presenterà la figura della dea egizia Iside in epoca tolemaica e la successiva diffusione del suo culto nel Mediterraneo, nella Roma imperiale e nelle province dell’impero, dove subirà una fusione di motivi e concezioni religiose, e finirà per assumere una posizione preminente in ambito soprattutto privato e domestico.
L’obiettivo è quello di raccontare come nel bacino del Mediterraneo i collegamenti commerciali abbiano permesso di costruire rapporti multiculturali, di assimilare e condividere credenze magiche e religiose assai radicate e, in alcuni contesti, facendole anche trionfare rispetto a culti autoctoni. Nel corso della serata interverrà la giornalista e scrittrice Susy Blady. Ad introdurre e coordinare i lavori sarà il direttore del Museo, Stefano Giuliani.