C’è un San Valentino tragico nella storia di Carbonia che oggi il Comune ha voluto commemorare: è quello di 84 anni fa quando cinque giovani minatori abruzzesi persero la vita per un incidente nella galleria mineraria in cui stavano lavorando, a circa 150 metri di profondità.

Era il 14 febbraio del 1938, la città di Carbonia non era ancora stata inaugurata (avverrà il 18 dicembre dello stesso anno) ma la Miniera di Serbariu era già pienamente in funzione e i cinque giovani furono i primi minatori a perdere la vita cavando carbone. Nei mesi e anni a venire ne seguirono, purtroppo, a centinaia.

Oggi il Comune ha voluto commemorare il ricordo di Lodovico Silvestri, Nicola Santarelli, Amadio Merlino, Nicola Merlino, Domenico Marinelli, originari della Provincia di Chieti (Lama dei Peligni e Taranta Peligna), ora sepolti nell’antico cimitero di Serbariu. Davanti ad associazioni e cittadini, questa sera è stato deposto un omaggio floreale dove sorge dal 2001 una stele in memoria dei minatori nella perpendicolare esatta in cui persero la vita.

Alla cerimonia hanno preso parte il presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel, l’assessore alla Cultura Giorgia Meli, alle Manutenzioni Piero Porcu, alla Scuola Antonietta Melas e alle Politiche sociali Roberto Gibillini. Co-protagonisti della commemorazione anche Mario Zara (Amici della MIniera), il cittadino Tore Gerano e Mauro Villani diretto del Museo della Miniera.

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