Faubourg Saint-Antoine è uno dei più antichi e importanti sobborghi di Parigi. È un quartiere carico di storia, sorto intorno al XII secolo e caratterizzato dalla presenza di falegnami, mobilieri, ebanisti e artisti del legno radunati attorno all’Abbazia di Saint Antoine. Una comunità che, grazie alla protezione delle varie badesse - le cosiddette dame del Faubourg – ha promosso la nascita di un movimento creativo del legno e l’affermazione del mobile francese elevato a opera d’arte. In questo quartiere nel dicembre del 1914 è nato Jean Diwo. Per decenni è stato uno dei maggiori reporter e giornalisti di Francia. Poi, compiuti i settant’anni, alla metà degli anni Ottanta del Novecento, decise di dedicarsi alla scrittura di romanzi e di ispirarsi per le sue storie alle antiche vicende del quartiere in cui era nato. Nacque così la trilogia delle Dame del Faubourg, grazie alla quale Diwo, degno erede della grande tradizione di Dumas e Hugo, mostrò di sapersi destreggiare con abilità nel romanzo storico, mescolando sapientemente verità e invenzione, personaggi realmente vissuti e protagonisti immaginari. Soprattutto mostrò la capacità di creare trame briose, in cui la grande storia veniva rievocata con insolita leggerezza e una spruzzata di sana ironia.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

In breve, la trilogia vendette più di un milione di copie in Francia, venne tradotta in molte lingue fino ad approdare un paio di anni fa anche in Italia, grazie all’editore 21lettere. Per iniziare è stato pubblicato “Le Dame del Faubourg” (2021) che racconta la storia della famiglia Cottion-Thirion, ebanisti del Faubourg Saint-Antoine, e della Francia tra il 1471 e il 1789. Poi è stata la volta de “Il letto di acajou” (2022) che prosegue la saga familiare dei Cottion-Thirion e racconta il trentennio della Rivoluzione francese e l’epopea napoleonica. Infine, poche settimane fa è giunto nelle librerie l’ultimo volume della trilogia, “Il genio della Bastiglia” (2023, pp. 768, anche e-book) con il quale Diwo ci aiuta a ripercorrere l’avventura degli artisti del legno e delle loro famiglie attraverso la loro esistenza quotidiana, gli amori, le lacrime, le gioie e le scosse del XIX secolo: le rivoluzioni del 1830 e del 1848, il boom economico del Secondo impero francese, la guerra del 1870 tra Francia e Prussia, l’assedio di Parigi e la Comune, fino all’apparizione delle prime macchine per la lavorazione del legno.

Vengono, infine, condivisi gli entusiasmi e i timori suscitati dalle novità del XX secolo e i dolori della Grande Guerra.

Nel corso di questi avvenimenti eccezionali il regno del mobile perderà un po’ della sua anima, ma le capacità incomparabili degli ebanisti di Faubourg Saint-Antoine perpetueranno una supremazia vecchia di tre secoli sposando il lirismo floreale dell’Art Nouveau, lo stile della Belle Époque e la decorazione moderna dell’Art Déco.

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