Che strane, in questo tempo di coronavirus, le celebrazioni a porte chiuse. Senza i banchetti degli "artisti delle palme" nei piazzali delle chiese, né il profumo dei fiori che ogni anno si usano per rendere più belle le palme da portare in processione. Si è sentita la mancanza, anche a Iglesias, dei riti che caratterizzano la domenica che precede la Pasqua.

Quella con la quale si dà il via alle funzioni religiose della Settimana Santa, che inizia proprio oggi. Ma sarà senza le tradizionali processioni e ancora non si sa se l'Arciconfraternita del Santo Monte potrà proporre qualcosa di alternativo alle suggestive iniziative che, ogni anno, richiamano migliaia di fedeli (o solo semplici curiosi) nelle strade del centro storico. Anche il Comune è al lavoro per organizzare qualcosa e, nelle prossime ore, si saprà se c'è un piano.

Certo è che anche i riti del triduo pasquale, pur sempre a porte chiuse, subiranno variazioni. Come ha indicato il vescovo nella comunicazione rivolta ai sacerdoti e alla comunità diocesana. Monsignor Giovanni Paolo Zedda ha evidenziato che un valido aiuto, per porre in parte rimedio all'assenza dei fedeli nelle chiese, potrà arrivare dai media. Lo stesso prelato, ieri mattina, ha avuto il supporto dei social: la diretta della messa che ha presieduto in Cattedrale è stata trasmessa su Facebook. Anche le prossime celebrazioni potranno essere seguite attraverso il social: il vescovo presiederà la messa in Coena Domini di giovedì Santo, alle 18.30, mentre è annullata quella crismale. Venerdì, sempre alle 18.30, celebrerà la liturgia della Passione. Sabato, alle 21.30, la solenne veglia di Pasqua, ma senza l'accensione del fuoco e neppure la benedizione dell'acqua. A Pasqua la messa in Cattedrale sarà alle 10.
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