I temi della cultura sarda sono stati al centro di un convegno tenutosi al Circolo Culturale dell'Università della Terza Età di Isili. Titolo dell'incontro, coordinato da Laura Serra, "Varias formas de cantu de sei". Fra gli interventi quello di Fernando Pisu, di Settimo San Pietro, studioso di tradizioni popolari e di tutte le forme del canto sardo in generale.

Il tema principale era sulla poesia improvvisata, sia campidanese che logudoresa, con tutte le varianti metriche.

Fernando Pisu ha parlato dei massimi poeti campidanesi del Novecento, maestri de su "Mutetus Longus" e Frorius e del Trallallerus. Ha parlato anche dei canti a versadas, tradizionalmente accompagnati da chitarra o organetto. Fernando Pisu ha parlato anche della poesia logudoresa ad "Otavas Serradas ma anche delle "Mode", sempre logudorese, “un modo di cantare molto difficile che - ha detto lo studioso di Settimo San Pietro - richiede una grande abilità e memoria di ferro con tutti i virtuosi capovolgimenti dei versi sempre in continua rima e metrica precisa”.

Pisu ha poi fatto cenno ai poeti di oggi, augurandosi un sempre maggiore impegno per la salvaguardia di una cultura antica.

All'interessantissimo convegno sono intervenuti anche i soci del gruppo culturale "Amici Della Poesia" di Isili presieduto da Giuseppe Deiana. A conclusione della manifestazione, Pisu si è anche esibito col canto campidanese a Mutetus accompagnato dalla melodia delle note musicali dell'organetto della giovane nipote Angela Porceddu.

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