Nuovo appuntamento con "La calda estate di carta", la collana estiva legata alla "Biblioteca dell'identità" e volta a proporre, in vendita abbinata al quotidiano, sette titoli di altrettanti scrittori sardi.

In edicola oggi (4 agosto), a 4,80 euro oltre al costo della copia, il romanzo "I bambini sardi non piangono mai", di Gesuino Némus.

Un romanzo corale, ambientato nella provincia del Narghilè, che si apre con un omicidio ma di cui nessuno si duole. Perché lì gli abitanti "sono nati e cresciuti tra i Tacchi d'Ogliastra, e sono rocciosi come i picchi calcareo-dolomitici".

A distanza di qualche giorno uno scheletro viene poi trovato in una grotta. Il giovane capitano dei carabinieri incaricato delle indagini non sa da che parte iniziare e la collaborazione dei cittadini è nulla: nessuno ha visto o sentito niente.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Nel frattempo Gesuino, ormai ritornato a casa dopo una vita passata in manicomio, inizia a scrivere un libro nella speranza che possa essere pubblicato. Trama nella trama. La storia risale qui al 1968, quando si inneggiava alla liberazione della Sardegna, mentre le università bruciavano e il mondo sembrava dovesse, finalmente, cambiare. Ma oltre agli ideali c'erano di mezzo anche molti soldi, servizi segreti, depistaggi e sicari senza scrupoli.

Gesuino scrive, ma è sicuro che a nessuno possa più interessare quella verità, fino al giorno in cui le sue pagine arrivano nelle mani di chi intuisce che i misteri del passato si intrecciano fatalmente con quelli del presente.

Un romanzo arricchito da una grande quantità di personaggi, e un racconto dall'esordio tradizionale ma che lentamente diventa un gioco pirotecnico, andando oltre la semplice narrazione di una storia.

Uno stile eclettico, con molti piani e tempi della narrazione, molto godibile ma con cenni storici e politici a tratti anche impegnativi.

Gesuino Némus, all'anagrafe Matteo Locci, nato proprio nei territori dell'Ogliastra, con il suo romanzo d'esordio, "La teologia del cinghiale" (Elliot, 2015), ha vinto il Premio Campiello Opera Prima e il Premio Selezione Bancarella 2016.

(Unioneonline)
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