L'Antico Lavatoio Comunale di Nulvi ospita giovedì alle 21 la chiusura del progetto “Grazia Deledda, un’isola aperta al mondo”, coproduzione internazionale che coinvolge il Teatro S’Arza di Sassari, i rumeni della compagnia Leira, i bulgari di Theatredreams e dell’Università di Plovdiv, e i macedoni del Theatarska Grupa Slovoto.

Il progetto, unico sardo tra i 25 selezionati in tutta Italia dal Ministero della Cultura per i Progetti speciali Teatro 2021, si pone l'obiettivo di indagare sui principi artistici delle principali tradizioni culturali della Sardegna in comparazione con quelle dei Balcani rendendo omaggio alla scrittrice Premio Nobel.

La coproduzione internazionale “L'Abbandono”, ispirata al deleddiano “Cenere” prevede due spettacoli: stasera nello spazio S’Arza alle 21 e giovedì a Nulvi, sempre alla stessa ora.

Lo spettacolo “L’abbandono” segue le vicende di una ragazza madre e, attingendo alla miniera deleddiana con estrema originalità, si pone l'intento di preservare e sostenere il patrimonio culturale e folklorico delle tradizioni popolari della Sardegna e di tutta Europa. Grazia Deledda, infatti, descrive ricorrenze, culti religiosi e usanze che non sono patrimonio esclusivo della Sardegna, ma del mondo agropastorale di tutti i popoli.

L'universalità della poetica deleddiana, che descrive tradizioni e usi popolari reali e non immaginati comuni alla zona mediterranea e balcanica, ha permesso un progetto basato su un interscambio fra gruppi teatrali appartenenti alla cultura popolare sarda con gruppi teatrali e istituzioni culturali come le università della cultura balcanica.

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