Cosa vendevano e acquistavano gli antichi romani nella città di Tharros dentro le botteghe. Ma anche come queste erano fatte, quanto erano grandi e come erano gli arredi. Si concentra su questo lo studio dei 17 archeologi che hanno iniziato a mettere in luce due piccole aree di Tharros.

Cercherà di raccontare qualcosa in più della storia antica dell'Isola l'Università di Cincinnati, Comune degli Stati Uniti d'America, titolare di una concessione triennale da parte del ministero dei Beni culturali e della Soprintendenza di Cagliari. Supervisore del progetto è Steven Ellis, classe 1950, famoso sia per aver portato alla luce tanti tesori di Pompei ma anche per aver scritto diversi libri sugli edifici antichi.

Secondo l'archeologo americano a pochissima distanza dalle terme numero due, così le chiamano gli addetti ai lavori, si nasconde una bottega antica.

"Ancora non abbiamo certezze - racconta Steven Ellis -, ma tanti indizi ci fanno pensare che proprio qui ci sia un antico negozio". Contemporaneamente gli studenti scaveranno anche dall'altra parte di Tharros, sul versante orientale, nella zona del cardo maximus. "Anche qui sembrerebbe ci sia un'antica bottega - continua l'archeologo - Chissà. Già dai prossimi giorni sapremo qualcosa. A noi interessa non solo portare alla luce la struttura ma anche avere indizi sui prodotti che venivano venduti. Un modo per capire quali erano i gusti di chi ci ha preceduto. Tasselli importanti per avere un quadro più ampio della storia della Sardegna".
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