È morto a Manhattan all'età di 88 anni Jimmy Breslin, una delle firme più importanti del giornalismo mondiale.

Partito come cronista a New York, ha scritto per decenni sul New York Daily News che lo ha definito la sua "macchina da scoop".

Ma a consacrare il suo successo, e a fargli ricevere il più ambito premio giornalistico - il Pulitzer, nel 1986 - sono stati i racconti che ha pubblicato: storie, a metà tra narrativa e inchieste, che lo hanno portato nell'olimpo del cosiddetto "New Journalism" assieme a grandissimi come Truman Capote e Tom Wolfe.

Tra i suoi libri "La gang che non sapeva sparare" e "Il figlio di Sam" (tradotto in dodici lingue) in cui descrive la storia di un serial killer solitario, David Berkowitz, che seminò la morte tra il '76 e il '77 sulle strade di New York e che aveva minacciato lo stesso Breslin.
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