Con quali parole i giornalisti raccontano i fatti, e da quale prospettiva? Il festival Liquida, interamente dedicato alla letteratura giornalistica, giunge alla quinta edizione con una quattro giorni densa di ospiti e appuntamenti che si terrà, come gli anni scorsi, a Codrongianos, nello spazio adiacente la basilica di Saccargia, dal 27 al 30 luglio. 

Ancora una volta, spetterà ai cronisti spiegare, dal loro punto di vista e con il loro linguaggio, alcune delle questioni politiche, economiche e sociali dei nostri tempi. 

La manifestazione, organizzata dal Comune di Codrongianos insieme con l’associazione Lìberos, ha in calendario numerosi appuntamenti con ospiti di rilievo, tra cui: Agnese Pini, Gaia Tortora, Mariangela Pira, Esther Paniagua, Luca  Steinmann, Marco Varvello, Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo. È prevista anche un’anteprima a Cagliari con la presentazione del saggio “La bellezza. Istruzioni per l’uso” (Baldini+Castoldi) di Luca Sommi.

Il festival, che si aprirà con una tavola rotonda coordinata da Simonetta Selloni, presidente di Assostampa Sardegna, accoglierà 16 professionisti che parleranno del loro lavoro e dei loro libri. Reporter indipendente di testate italiane e internazionali, Luca Steinmann con “Il fronte russo” (Rizzoli) racconterà la sua esperienza di testimone occidentale inviato tra i soldati di Putin.
Direttrice di tutti i quotidiani del gruppo Monrif, Agnese Pini presenterà il romanzo “Un autunno d’agosto” (Chiarelettere), in cui narra la strage nazifascista di San Terenzo Monti, dell’estate del 1944, mentre Gaia Tortora, vicedirettrice del Tg La7 e figlia di Enzo, ripercorrerà la vicenda del padre ricostruita in “Testa alta, e avanti” (Mondadori). 

La sarda Mariangela Pira, conduttrice di Sky Tg24, presenterà “Effetto domino. Come il mondo globale influenza le nostre tasche” (Chiarelettere). Infine, Esther Paniagua, spagnola, riconosciuta da “Forbes” come una delle 100 donne più creative nel business, racconterà l’imminente collasso di Internet annunciato nel suo libro “Error 404. Siete pronti per un mondo senza internet?” (Einaudi). 

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