Due giornate a Ghilarza per la trentasettesima edizione di Incontri di musica popolare, la kermesse organizzata nella cittadina del Guilcier dal Gruppo Onnigaza.

L’appuntamento è all’auditorium comunale per l’8 e l’11 dicembre, in entrambe le giornate alle 17. “Devotos e Devotzione” il tema scelto per quest’edizione. Da alcuni anni, infatti, la kermesse si apre ad altri temi oltre a quello della musica di tradizione orale.

Per l’edizione targata 2022 saranno approfondite alcune forme di devozione espresse attraverso i canti e la musica tradizionale e la preparazione del cibo come ringraziamento.

L’iniziativa del Gruppo Onnigaza, ancora una volta, vede la collaborazione dell’Istituto superiore regionale etnografico.

IL PROGRAMMA – Si inizia giovedì 8 dicembre. Marcello Marras e Marinella Marras parleranno della devozione in musica nella tradizione ghilarzese. Marcello Marras, antropologo, proporrà un intervento sui suoni e canti sacri dei repertori maschili di Ghilarza, mentre Marinella Marras, storica delle tradizioni popolari, interverrà proponendo alcune osservazioni e riflessioni legate ai repertori delle preghiere cantate delle donne. Con particolare riferimento alla comunità ghilarzese si parlerà di canti, di novene, delle trasformazioni avute negli ultimi decenni, di alcune pratiche ormai scomparse.

Domenica, sempre alle 17 all’auditorium comunale, in collaborazione con l’Istituto Superiore Etnografico di Nuoro, verrà proiettato il film “S'Impinnu (Il voto) di Ignazio Figus e Cosimo Zene, preceduto da una presentazione a cura del regista Ignazio Figus. Il film, prodotto dall’Istituto superiore regionale etnografico, racconta i preparativi che ogni anno si ripetono a Nule per mantenere l’impegno, preso come voto di ringraziamento, da parte di Antonio Manca rientrato sano e salvo dalla Guerra di Crimea. Continua a rispettare s’impinnu una discendente di Antonio Manca, Antonianzela, che per diversi giorni, aiutata in diverse forme dai suoi compaesani che offrono, cibo, soldi e lavoro, dirige tutto il lavoro affinché per la festa di Sant’Antonio il pane e il formaggio possano essere ridistribuiti all’intera popolazione e così il voto possa essere sciolto ancora una volta.

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