Un milione e mezzo di euro per mettere il territorio "in cammino" verso uno sviluppo sostenibile.

A stanziare la cifra in favore della Fondazione "Cammino minerario di Santa Barbara" di Iglesias sarà la Regione Sardegna, grazie all'approvazione dell'emendamento alla legge di stabilità 2019, e la cospicua somma di denaro sarà ripartita in quote da 500mila euro nel triennio 2019-2021.

Un risultato accolto con entusiasmo da parte di Giampiero Pinna, geologo ideatore del "Cammino" insieme all'associazione Pozzo Sella e presidente della Fondazione composta da 21 Comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese, di cui fa parte anche la Diocesi di Iglesias.

"Un importantissimo atto concreto del Consiglio e della Giunta regionale - commenta Pinna - Grazie a ciò e ai tanti escursionisti, italiani e stranieri che lo stanno percorrendo, si può ora affermare che sia già iniziato quel futuro sostenibile per il quale era stato ideato, progettato e reso operativo il Cammino minerario di Santa Barbara".

Un percorso di circa 400 km che abbraccia il Sulcis-Iglesiente-Guspinese e tocca territori carichi di bellezze paesaggistiche, storia e cultura mineraria caratterizzati dalla presenza di chiese e luoghi di culto dedicati a Santa Barbara, patrona dei minatori.

Il presidente della Fondazione, che di recente non era stato tenero con la Regione per via dei numerosi cancelli e recinzioni dell'Igea che ostacolano il cammino dei pellegrini, tiene a sottolineare "soddisfazione e riconoscimento per la decisione dei consiglieri regionali che hanno votato il provvedimento" e ringrazia l'onorevole Pietro Cocco e l'assessore Rafaele Paci, autori dell'emendamento.

Il progetto del Cammino è nato dall'unità, dalla coesione e dalla capacità programmatica territoriale del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, e ha ottenuto anche il prestigioso riconosciuto dal Governo attraverso l'inserimento nell'Atlante dei Cammini d'Italia.

E ora potrà usufruire delle risorse finanziarie messe a disposizione dall'Unione europea, che permetteranno di proseguire gli interventi e le opere avviate dai lavoratori del progetto Parco geominerario, recentemente assunti dalla Fondazione per migliorare la percorribilità e accoglienza del Cammino stesso.
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