Riproduzioni in scala delle Grandi macchine a spalla e documentari per raccontare le quattro feste che sono diventate patrimonio dell'Unesco.

Parte l'11 giugno da Gyumri, in Armenia, e da Santiago del Cile "Unwritten Structures - Racconti (in)Visibili", un'esposizione itinerante che toccherà diverse città in Europa orientale e in Sud America.

In mostra le riproduzioni in scala delle Grandi Macchine a Spalla, i Candelieri di Sassari, i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo.

L'itinerario est-europeo avrà inizio presso la Styles Gallery di Gyumri, in Armenia, per proseguire poi in Bosnia, Museum of Contemporary Art di Banja Luka, dal 12 settembre al 12 novembre 2019, e Mostar, dal 20 novembre al 10 gennaio 2020, toccare la National Gallery di Sofia e quindi Skopye, Novisad e Lubiana.

Contemporaneamente, grazie alla collaborazione con la Dante Alighieri di Merida (Yucatan) partirà l'itinerario sudamericano, che si inaugurerà l'11 giugno a Santiago del Cile presso il Centro Cultural Las Condes, proseguirà poi in Argentina, Buenos Aires negli spazi espositivi del Centro de Arte Contemporáneo Uade Art dal 9 agosto al 6 ottobre.

A seguire l'itinerario messicano nel Museo Fernando García Ponce-Macay, dal 20 ottobre al 6 gennaio 2020, che proseguirà presso la Fundación Pape di Cohauila dal 24 gennaio al 26 Aprile, per concludersi a Città del Messico con l'esposizione nel Museo de Arte Popular dal 6 maggio al 6 agosto 2020.

Il percorso espositivo si svolgerà all'interno di un vero e proprio accerchiamento audiovisivo realizzato attraverso 4 "micro cinema". Si tratta di unità di esposizione multimediale ad alta tecnologia che permetteranno al pubblico di "tuffarsi" nei documentari immersivi di Francesco De Melis, regista, musicista e antropologo che lavora sulla ritualità, sonorità e gestualità delle feste italiane patrimonio Unesco.

Accanto ai video, alle testimonianze materiali, ai documenti d'archivio e alle riproduzioni in scala, saranno esposte le opere di quattordici artisti contemporanei ispirate al patrimonio culturale italiano. Il progetto è stato elaborato dall'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia in collaborazione con il MUCIV (Museo delle Arti e Tradizioni Popolari), le società Glocal Project Consulting e Openlabcompany, in sinergia con l'Associazione della Rete delle Grandi Macchine a Spalla e con il coordinamento tecnico-scientifico della Rete stessa.
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