Da Segni a Pearl Harbour, Emanuele Dessì a “Il giorno e la Storia”
Il direttore de L’Unione Sarda commenta le ricorrenze della settimana dal primo al 7 dicembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Antonio Segni, di Sassari come pure Cossiga, si dimise da Presidente della Repubblica per motivi di salute due anni e mezzo dopo l'inizio del suo mandato e nel 1967, suo malgrado, si ritrovò al centro di una inchiesta giornalistica per un presunto complotto golpista - il cosiddetto “piano Solo” - che aveva tra i protagonisti il generale dei carabinieri De Lorenzo. Ha avuto un figlio, Mario, anche lui politico e uno dei protagonisti della stagione referendaria degli anni ’90. Oggi è presidente della Fondazione che porta il nome dell'ex capo dello Stato e si batte per allontanare le ombre della storia dal nome del padre».
Così – ricordando anche il sassarese Enrico Berlinguer - il direttore de L’Unione Sarda Emanuele Dessì torna al 1° dicembre del 1972, quando muore Antonio Segni, Capo dello Stato dal 1962 al 1964. È la ricorrenza che apre la settimana dal 1° al 7 dicembre in cui Dessì torna come editorialista a «Il giorno e la Storia», il programma di Rai Cultura firmato da Giovanni Paolo Fontana, in onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10 su Rai Storia.
Dopo l’anniversario della scomparsa di Segni, martedì 2 il ricordo va a Gianni Versace, uno degli stilisti più amati al mondo, nato nel 1946, e mercoledì 3 ricorre la data dello storico incontro tra Ronald Reagan e Michail Gorbaciov a Malta, nel 1989, al termine del quale viene annunciata la fine della Guerra Fredda.
Giovedì 4, Dessì celebra uno dei più eclettici e prolifici geni musicali della controcultura americana, Frank Zappa, morto nel 1993. Fin dal suo primo album “Freak Out”, inciso con il gruppo “The Mothers of Invention” emerge pienamente la sua vena satirica e dissacrante.
Dalla musica al fumetto e alla pittura: venerdì 5 è il giorno in cui, nel 1901, nasce a Chicago Walt Elias Disney, pioniere del cinema d’animazione e “padre” di Topolino e Paperino, mentre sabato 6 si torna al 1926 quando muore a Giverny, in alta Normandia, il pittore francese Claude Monet, considerato il principale esponente dell’impressionismo.
La settimana del direttore L’Unione Sarda si chiude domenica 7 ricordando il giorno del 1941 in cui, a sorpresa, più di 350 aerei giapponesi distruggono la Pacific Fleet statunitense presso la base di Pearl Harbour, nell’arcipelago hawaiano.
(Unioneonline)
