Alla vigilia del Safer Internet Day, giornata per la sicurezza in rete indetta dalla Commissione Europea, e della giornata nazionale contro il cyberbullismo, sono stati resi noti e consegnati al ministro Lorenzo Fontana i risultati di un'indagine condotta dall'associazione "Social Warning-Movimento etico digitale" e che ha coinvolto, nel corso del 2018, 10mila ragazzi tra i 12 e 16 anni delle scuole medie e superiori di tutta Italia.

E dai dati che emergono dallo studio, pubblicati sul sito dell'associazione, emerge che ben il 92% dei ragazzi intervistati (9 su 10) quando è connesso alla rete è da solo (81%) o in compagnia di amici (11%).

Solo l'8% dichiara di navigare in rete seguito dai genitori.

Inoltre, il 52,4% dei ragazzi intervistati dichiara di non avere, da parte della famiglia, controlli, limiti o regole rispetto all'utilizzo dei social media e alla navigazione sul web in generale.

Il 65% dei ragazzi intervistati ha imparato ad utilizzare la rete senza essere affiancato da un adulto (in totale solitudine il 31%, con i fratelli il 17% e con amici - comunque minorenni - il 17%).

Solo il 25% dei ragazzi è stato supportato da un genitore e il 9% da un insegnante o educatore.

"Per i ragazzi non esiste on-line o off-line - spiega Davide Dal Maso, 23enne fondatore del Movimento e social media coach -. Vivono tutto assieme, contemporaneamente, on-life. Sta agli adulti non lasciarli soli e accompagnarli nell'esplorazione della rete che, per la 'Generazione Z', è e resta comunque una risorsa. Tra le poche regole imposte dai genitori ai ragazzi quella di 'non usare più di 1 giga al giorno'.

(Unioneonline/v.l.)
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