Sarà Luca Telese il protagonista del nuovo incontro di "Mintuà - Parole in circolo", rassegna che a Tempio Pausania ha già visto sul palco Diego De Silva, gli autori di "Giallo sardo" (Eleonora Carta, Ilenia Zedda, Gavino Zucca) e l'ex finalista del Premio Strega, Bruno Arpaia.

L'appuntamento è per domani alle 19.30 in piazza San Pietro, dove Telese ripercorrerà il "profondo sottobosco di umanità" del Cagliari dello scudetto, quello di Gigi Riva, attraverso la formula del reading.

Sarà, quindi, il libro a prendere la parola, prestandosi solo di tanto in tanto a commenti marginali.

"Cuori rossoblù", pubblicato da Solferino lo scorso aprile, è il libro di un trentennale che trascende la storia del calcio e che racconta una vicenda, non solo sportiva quindi, che merita di essere collocata in qualcosa di più di un albo d’oro o nel racconto delle paraboliche rovesciate di Riva o delle parate miracolose di Albertosi.

Nel libro si parla di quella magnifica e mitica rosa di atleti guidati da un allenatore che sembra un personaggio letterario: Manlio Scopigno. Carismatico e a dir poco “alternativo rispetto al profilo standard degli allenatori dell’epoca, Scopigno si ritrovò tra le mani un gruppo di calciatori che, amalgamando le loro differenze, riuscirono a formare un unico corpo organico. Di questo mirabolante assemblaggio Riva rappresentò l’elemento di forza, lo strumento con il quale stordire e colpire avversari sulla carta (ma solo sulla carta e non più sul rettangolo di gioco) meglio equipaggiati e più accreditati".

Le storie sono tante, alcune commuovono, altre sono delle rivelazioni inattese, altre ancora confermano quanto si sospettava. Il pubblico di Mintuà troverà sicuramente spassosissimo il racconto dell’incontro tra Riva e De André e incredibile quello delle preoccupate reazioni di Rombo di tuono alle lettere di Mesina che gli confidava di essere un suo grande fan.

(Unioneonline/v.l.)

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