«Oggi le mafie hanno bisogno di gente che sappia districarsi con i computer più che con le pistole, per non perdere terreno rispetto ai pirati che operano nell’ombra…».

In queste poche righe Nicola Gratteri, magistrato da anni in prima linea nella lotta alla 'Ndrangheta, e il giornalista Antonio Nicaso sintetizzano il cambiamento epocale che da qualche tempo sta caratterizzando la criminalità organizzata.

In un mondo sempre più interconnesso, dove le distanze vengono annullate da un click e i luoghi d’incontro virtuali stanno soppiantando quelli reali, anche le mafie si stanno adattando. E sfruttando le potenzialità della tecnologia, si addentrano nello spazio digitale come fosse un nuovo territorio di conquista.

Un fenomeno poco conosciuto, che Gratteri e Nicaso ci raccontano nella loro ultima fatica, “Il grifone” (Mondadori, 2023, pp. 180). Un libro inchiesta che parte da come la tecnologia sta cambiando il volto della 'Ndrangheta, la più tradizionalista tra le mafie, per dimostrarci ancora una volta come la criminalità organizzata sappia spesso essere estremamente flessibile e capace di stare al passo coi tempi. Non si serve più solo di picciotti rozzi e appariscenti, ma anche di abili professionisti con competenze nel settore informatico e finanziario. Le sue armi sono oggi hardware e software sofisticatissimi, che permettono di insinuarsi negli angoli più oscuri del web, protetti non dall’antica omertà, ma dall’anonimato che lo spazio digitale consente di mantenere.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Nicola Gratteri e Antonio Nicaso delineano questa metamorfosi citando cifre e documenti, a dimostrazione del fatto che la mafia, e in particolare la ‘Ndrangheta, agisce ormai su scala globale, spacciando droga, riciclando denaro, compiendo truffe finanziarie e vendendo armi in ogni parte del pianeta, senza nemmeno doversi spostare da casa.

La scoperta delle criptovalute, poi, ha aperto lucrose e inattese prospettive, se si pensa che nel 2022 il volume delle transazioni illecite ha raggiunto il record di 20,6 miliardi di euro.

In questo peculiare processo di ibridazione, la ‘ndrangheta, come grifone, bestia mitologica con corpo di leone e testa d’aquila, incarna al contempo valori e disvalori tradizionali e nuove istanze, rendendo sempre più fluidi i confini tra legalità e illegalità. Le forze dell’ordine, di conseguenza, si trovano al cospetto di sfide inedite, che vanno affrontate con la consapevolezza che, in una dimensione transnazionale, è necessario superare le differenze politiche, culturali e giuridiche in nome di un comune obiettivo: proteggere la società e le generazioni future dalle insidie di una mafia silenziosa, ovattata e quasi rassicurante, abilissima nell’arte del mimetismo e della metamorfosi.

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