La Sardegna sbarca nel cuore Parigi, in un quartiere tres chic della Ville Lumiere che pensa alle Olimpiadi e in cui si può ammirare l’arte immortale di Tina Modotti nella bellissima mostra L'œil de la révolution , la più ampia mai dedicata nella capitale francese alla “fotografa”, come lei stessa amava definirsi, attivista politica e testimone di alcuni degli sconvolgimenti più radicali del Novecento. La Sardegna, il prossimo 13 marzo, si ritaglia, con le risorse della sua tradizione enogastronomica e con la forza della sua letteratura, uno spazio significativo nell’agenda di chi ama le cucine del territorio. L’evento nasce dall’idea dell’associazione “Menu deleddiano”, nata nell'Isola, che propone, al ristorante Asterie, nel boulevard Raspail, in una cena originale (si comincia alle 20), un menu in sintonia con le atmosfere create dalla scrittrice nuorese, vincitrice del premio Nobel nel 1926. La tappa francese arriva dopo l’appuntamento a Bruxelles. «È il frutto- spiega la presidente dell’associazione Vitalia Scano- del rapporto di collaborazione con la prestigiosa scuola “Guillaume Tirel e l’Accademia della Cucina Italiana Delegazione di Parigi Montparnasse. Vogliamo promuovere le eccellenze della Sardegna. Un percorso attraverso i sapori e le tradizioni dell’Isola, che si fondono armoniosamente con l’ispirazione di Grazia Deledda».

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Da su filindeu a s’aranzada

Tante suggestioni: dalle casadinas a su filindeu ai maccarrones de busa a su porceddu (per i francesi “cochon de lait”) allo zafferano di Villanovafranca al dessert con sa pompia, l’aranzada (richiamata in “Canne al vento”) e i papassinos. C’è anche il vin rouge di Oliena (il nepente che piaceva a Gabriele D’Annunzio) e l’abbardente. Un percorso alla scoperta di sapori e di tradizioni e un viaggio a Parigi con Grazia Deledda.

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