Chiuso per mancanza di custodi.

Nonostante il massiccio afflusso di turisti in occasione delle festività, Palazzo Ducale a Mantova, principale monumento cittadino, non aprirà oggi i battenti perché non è stato trovato un numero sufficiente di volontari disposti a lavorare.

Il caso ha suscitato un vero e proprio polverone, con i sindacati che accusano il direttore Peter Assmann di non avere programmato per tempo i turni di lavoro.

Quando il giorno di riposo di un museo statale cade infatti in un giorno festivo, come succede per il Ducale ogni lunedì, l'apertura può avvenire solo se si trova un numero sufficiente di custodi disposti, volontariamente, a lavorare. Oggi a Mantova ne erano necessari una ventina, ma disposti a rinunciare al giorno di riposo erano meno della metà.

Il direttore ha quindi rimandato le critiche al mittente specificando che senza la disponibilità volontaria del personale, come prevede la norma, non si può aprire.

Una pezza ha provato a metterla anche il sindaco della città dei Gonzaga, Mattia Palazzi, proponendo di impiegare il personale di una cooperativa comunale.

Ma Assmann voleva garanzie, che non sono arrivate, per evitare cause da parte dei sindacati: “La mia libertà di movimento è limitata dalla normativa italiana – ha spiegato alla Gazzetta di Mantova - che è complessa, e da mesi tratto con il ministero dei Beni culturali per trovare una soluzione”.

“La prima risposta del ministero – ha spiegato il direttore - era un po’ ambigua, così ho riformulato la domanda in modo più netto e ho incassato un no. Insomma, mi sono dovuto fermare”.

Le decine e decine di visitatori che avevano già in programma la visita a uno dei simboli di Mantova, arrivati davanti alla reggia hanno quindi trovato i portoni sbarrati.

(Unioneonline/v.l.)
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