Col Nuraghe Sirai e i suoi edifici artigianali, da venti anni sottoposto a preziose campagne di scavo che potrebbero ridecollare questa estate, anche Carbonia entra a buon diritto nel novero delle realtà nuragiche più importanti della Sardegna. Da questa mattina la città del carbone si ritaglia lo spazio che merita grazie alla mostra fotografica “Io apro all’Unesco”, organizzata dall’associazione "La Sardegna verso l’Unesco", con la collaborazione dell’amministrazione comunale. 

L’esposizione itinerante è stata predisposta in biblioteca dove sono esposti quaranta pannelli che ritraggono i principali diversi siti nuragici. Il ruolo di Carbonia e del Sulcis, rammentato dal sindaco Pietro Morittu e dal presidente dell’associazione Pierpaolo Vargiu, è stato puntualizzato in particolare dall’intervento dell'archeologo Nicola Dessì. L’associazione sta lavorando con l’obiettivo di proporre la candidatura di tutti i monumenti nuragici al Patrimonio dell’Unesco e in questo senso Carbonia, con il suo nuraghe fresco di studi – diretti da anni dall’archeologa Carla Perra – sta contribuendo alla causa grazie a scoperte ogni anno sensazionali, come ad esempio la presenza di ambienti annessi al torrione adibiti 3000 anni fra a laboratori artigianali. Il sindaco Morittu e il presidente dell’associazione Vargiu hanno invitato i sindaci sulcitani a condividere “forme di collaborazione, in modo da moltiplicare le ricadute positive sull’economia e sulla crescita culturale del territorio”.

La mostra è aperta sino al 10 marzo dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Giovedì 10 si terrà un incontro con l'archeologo Nicola Dessì.

Il Nuraghe Sirai di Carbonia (L'Unione Sarda - Scano)
Il Nuraghe Sirai di Carbonia (L'Unione Sarda - Scano)
Il Nuraghe Sirai di Carbonia (L'Unione Sarda - Scano)
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