Il vento trasporta profumi e parole, mentre un gruppo di donne, tenendosi per mano, forma un cerchio, segno di legami indissolubili e di speranza. Sono le custodi delle tradizioni su cui si fonda la loro comunità. Cantano, si proteggono a vicenda, tramandano la loro missione. Così si perpetua la magia di Abbadulche, piccola isola dell'arcipelago della Sardegna occidentale, nata dalla penna di Cristina Caboni che torna in libreria con “La via del miele”, edito da Garzanti. Romanzo che verrà presentato domani (martedì) a Cagliari, alle 18.30, alla Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta 2, per il festival Éntula, con Paolo Lusci.

Il titolo rimanda alla passione e al mestiere dell’autrice, che lavora nell'azienda apistica di famiglia, e si riallaccia a “La custode del miele e delle api”, uno dei romanzi più amati dal suo pubblico. “Non avevo previsto di tornare sulla vicenda – spiega – ma poi mi sono fatta guidare dal potere delle api: loro sanno indicare percorsi imprevisti e ricchi di sorprese”.

© Riproduzione riservata