Una comunità culturale sarda che veda protagonisti coloro che vivono della propria arte, della propria cultura e del proprio intelletto in Sardegna è la proposta portata avanti dall' Associazione culturale "Àndala Noa" di Borutta.

"Tra le varie fasce della popolazione ci sono anche coloro che producono arte, in Sardegna - ha dichiarato il presidente, Fabio Solinas -. Un'arte che non sempre è assimilata alla tradizione. Una musica non solo di launeddas, un canto non solo a tenore, una scrittura che non racconta solo di Sardegna e del suo mondo. Musicisti, cantanti, pittori, scrittori, artigiani che portano avanti ciascuno un proprio progetto che non sempre contempla le bellezze delle nostre tradizioni e ambisce alla preservazione della nostra identità. È il popolo dei lavoratori dello spettacolo, delle partite iva, di liberi intellettuali ed artisti che vivono in Sardegna, di chi produce la propria arte in Sardegna, anche se non si tratta di arte tradizionale/identitaria sarda".

L'Associazione del Meilogu, anche attraverso diverse attività di sportello linguistico in alcuni comuni della zona, promuove già da diversi anni la valorizzazione della lingua e della cultura sarda.

"Nei vari punti aderenti, quali ristoranti, punti ristoro, enoteche e altri negozi si potrebbe esporre un logo del tipo "Amante della Sardegna e di tutte le forme d'arte qui nate", o ancora "Attività aderente alla valorizzazione degli artisti sardi" - ha concluso Solinas -. In un momento in cui parlare di globale è tanto di moda, e nel quale alla globalizzazione si contrappone una visione spesso troppo provinciale, questo potrebbe essere un compromesso funzionale: non fossilizzarsi su ciò che è nostro da sempre e attraverso il quale ci identifichiamo, volenti o nolenti, ma cercare di vedere e apprezzare anche ciò che potrebbe riservarci il nostro prossimo, di meno scontato".
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