Quante volte, davanti al desiderio di provare qualcosa di nuovo, ci manca solo la spinta necessaria a fare il primo passo? Il cucciolo di ippopotamo Bruno vorrebbe degli amici, ma la sua goffaggine lo fa esitare, almeno finché non arriva un buon consiglio da parte di Anna, una uccellina che ha viaggiato tanto e ha imparato una cosa molto importante: «A volte bisogna fare un passo verso gli altri». Bruno decide allora di farsi coraggio: è così che incontrerà Konny, un coccodrillo che ha paura del buio, Lilli, una giraffa che parla con una “esse” un po’ buffa, pronunciata come una “effe”, Ingo, un fenicottero “un tantino su di giri”, e altri amici con cui cantare, ballare e divertirsi.

La scrittrice Dorothee König e l’illustratrice Emy Guerra con “Passo dopo passo” (Storiedichi edizioni, 2023, pp. 32, dai cinque anni) ci consegnano una storia conciliante e positiva che sprona a superare le insicurezze e a fare uno sforzo per scoprire la bellezza dell’unicità di ognuno.

All’autrice, Dorothee König, chiediamo come è arrivata a scrivere libri per i più piccoli:

«Mi sono interessata alla lettura e ai libri fin dalla più tenera età. Credo che le storie ben scritte e illustrate siano i migliori compagni per i bambini e li preparino alla vita. Le storie possono anche essere un rifugio in una vita quotidiana sempre più frenetica e ci danno l'opportunità di viaggiare nella nostra immaginazione. Le lingue e le loro sottigliezze semantiche mi hanno sempre affascinato ed è per questo che ho studiato filologia. Anche la scrittura mi ha sempre accompagnato, tanto che a un certo punto è sorto il desiderio di scrivere un libro tutto mio. Essendo madre di tre bambini con una passione per i libri illustrati, è stato naturale mettere in pratica questa idea».

Così è nato Passo dopo passo…

«Ho ideato la storia di Bruno e dei suoi nuovi amici qualche anno fa, quando i miei figli mi hanno chiesto di raccontare loro una storia della buonanotte. Di solito preferisco leggere loro piuttosto che inventare qualcosa, ma in questa serata autunnale tutto è andato da sé. Per me era importante non solo inventare una storia accattivante, ma anche trasmettere un messaggio ai bambini in termini di contenuto. In tedesco diciamo ‘fare un passo verso qualcuno, venire verso qualcuno’, ho preso questa espressione come punto di partenza per la storia. Insieme ai più piccoli, ho scoperto 'passo dopo passo' quanto sia bello fare nuove amicizie avvicinandosi agli altri in modo aperto e senza pregiudizi».

A suo parere cosa può aiutare i più piccoli a fare amicizia, ad avvicinarsi agli altri?

«Fortunatamente, secondo me, i bambini hanno un modo naturale e non giudicante di avvicinarsi agli altri. I pregiudizi nei confronti degli estranei e degli altri di solito si sviluppano solo nel corso della socializzazione, dove tutto viene filtrato sempre di più. I bambini sono naturalmente curiosi delle novità e hanno meno paura dell'ignoto e del diverso rispetto agli adulti. Tuttavia, può accadere che i più piccoli trovino difficile avvicinarsi agli altri coetanei e fare nuove amicizie. Questo può essere dovuto al fatto che sono di carattere più timidi o riservati, oppure perché si sentono a disagio in una particolare situazione. Inoltre, il fatto che i bambini di oggi abbiano meno fratelli rispetto al passato e le opportunità di gioco 'libero' nel formare spontaneamente gruppi di coetanei, ad esempio al parco, al parco giochi o nelle piazze, stanno diventando sempre più rare. I nostri figli sono più spesso soli o comunicano su altri media e reti digitali».

Come possiamo aiutarli a non sentirsi troppo soli?

«Per sostenere i bambini nella creazione di amicizie, bisogna prima dare loro lo spazio e il tempo per farlo! I bambini sono molto bravi ad organizzarsi e ad integrarsi in un gruppo senza l'intervento dirompente degli adulti. Alla generazione più giovane dovrebbero essere insegnati i valori del rispetto reciproco, della tolleranza, della disponibilità e dell'apertura mentale verso gli altri fin dalla più tenera età. Questo è il compito e la responsabilità di tutti noi».

Che ruolo hanno le illustrazioni di Emy Guerra nel libro?

«Le meravigliose illustrazioni di Emy Guerra sono state e sono decisive per il successo del nostro libro illustrato. Con il suo talento unico e la sua intuizione ed empatia, è riuscita a portare sulla pagina le immagini create nella mia immaginazione mentre raccontavo la storia. Io ed Emy siamo amiche da molti anni e condividiamo gli stessi valori. Questo ha contribuito al modo fluido e armonioso in cui abbiamo lavorato insieme e ha portato a questo grande risultato. Il fatto che tutti i disegni e le illustrazioni siano stati realizzati a mano, senza l'ausilio di strumenti digitali, sottolinea il valore di questo lavoro. Le illustrazioni di Emy Guerra sono autentiche, oneste, calorose e arrivano dritte al cuore dei lettori grandi e piccini!».

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