Alla rete ciclabile della Sardegna il premio "Urbanistica 2018" della Triennale di Milano
Grande entusiasmo per il progetto in occasione della consegna del riconoscimento nel capoluogo lombardoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La rete ciclabile della Sardegna ideata e progettata dal Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità delle Università di Cagliari e Sassari) continua a raccogliere consensi e riconoscimenti in Italia.
E grande è stato l’entusiasmo mostrato alla Triennale di Milano il 21 novembre scorso con l’assegnazione del Premio Urbanistica 2018, che il team sardo ha guadagnato nella categoria "Innovazioni tecnologiche per la gestione urbana".
A ricevere il riconoscimento, assegnato dalla società operativa dell'Istituto nazionale di urbanistica Urbit, è stato Italo Meloni, direttore del Cirem dal 2014 e ordinario di Pianificazione dei trasporti all’Università di Cagliari.
La nuova rete ciclabile si sviluppa per duemila chilometri circa, da Arzachena a Villasimius, e vede coinvolti numerosi centri abitati, aree naturali, siti Unesco, punti di interesse e nodi relativi al trasporto extraregionale e interregionale.
“Nel 2015 la Regione Sardegna – spiega il professor Meloni - ha riconosciuto la mobilità ciclistica come fattore strategico nella pianificazione regionale delle infrastrutture prioritarie. Con l’Arst soggetto attuatore e Cirem per l’impostazione metodologico-scientifica, è stata avviata la definizione del Piano regionale della mobilità ciclistica con la contestuale attivazione della procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas). Questo processo ha consentito la costruzione di un vero e proprio progetto di territorio esteso all’intera isola, e i lavori hanno portato lo scorso 31 luglio all’adozione del Piano unitamente alla Vas, da parte della Giunta regionale”.
Nel progetto un complesso sistema di interventi e azioni finalizzati a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento quotidiano, di svago, sport e turismo. Nel Piano sono individuati gli itinerari della rete ciclistica regionale, 52 in totale e per una lunghezza complessiva di 2.649 km (di cui 550 km bici più treno). Ad essere attraversati 256 centri abitati e 231 territori comunali con 747 punti di interesse (di cui 248 spiagge), tre borghi di eccellenza, otto porti commerciali (24 porti turistici), 49 stazioni ferroviarie e 432 fermate extraurbane dei mezzi su gomma.
Ad essere coinvolti nella ricerca giovani ricercatori e dottorandi, specialisti in architettura, ingegneria, sociologia e marketing. Tra questi, Beatrice Scappini, Giovanni Tuveri, Ilaria Argiolas, Nicola Mura, Cristian Saba, Veronica Zucca, Francesco Porru, Eleonora Sottile, Vittoria Concas, Matteo Gravellu, Marco Garau, Francesco Piras e Lucia Pintor.
“L'idea è quella di pianificare e attuare un sistema di mobilità incentrato sull’uso della bicicletta con l'individuazione di una serie di azioni, misure e interventi combinati, coordinati e integrati di natura infrastrutturale, fisica e sociale. L'obiettivo è quello di diffondere l'utilizzo della bicicletta, aumentando il numero dei ciclisti, tra spostamenti feriali e festivi”.
Ai progetti risultati vincitori del premio milanese verrà inoltre dedicato un supplemento della rivista “Urbanistica 160”.
(Unioneonline/v.l.)