Una passeggiata tra i colori e i profumi dei filari, sullo sfondo l’isola di Tavolara, poi la tavola rotonda nell’accoglienza della Tenute Ólbios. Il premio enoletterario “Vermentino”, per opere edite, che cresce ottenendo la partecipazione delle maggiori case editrici italiane, quest’anno si è concesso un momento di riflessione prima della consueta cerimonia finale.

Dialogare di cultura, scrittura e territorio, mettere le basi per le novità che caratterizzeranno la prossima edizione ma soprattutto celebrare la consacrazione delle sezioni “Territorio” e “Autori sardi”, partite l’anno scorso.

«Ciò che abbiamo capito in questi anni di Premio è che l’appartenenza ai nostri luoghi e alla nostra vita non può essere sostituita - ha detto Pietro Esposito, segretario generale della Camera di Commercio di Sassari, Ente che promuove il concorso - Noi la vogliamo valorizzare con le nostre produzioni e con la letteratura dando un messaggio chiaro: che le nostre radici sono forti».

Da qui le “menzioni straordinarie”, fuori concorso, Sara Chessa e Giovanni Fancello, con “Grazia Deledda e il cibo – Da Omero ai giorni nostri” (Arkadia Editore) e Giampaolo Cassitta con “C’era una volta all’Asinara” (Fratelli Frilli Editore), opere distintesi «per il loro pregio nel valorizzare storia, tradizioni enogastronomiche, mare e cultura e per il tributo alla grande scrittrice Premio Nobel che ci ha fatto conoscere nel mondo». Atmosfera conviviale nella cantina di Daniela Pinna, presidente del Consorzio per la tutela del Vermentino di Gallura DOCG, durante il confronto tra giornalisti, bloggers, gli scrittori Luca Ammirati, vincitore della passata edizione, le finaliste 2024, Roberta Schira e Alessia Castellini, l’assessora alla cultura Sabrina Serra, anche giurata del Premio.

La grande passione dietro la coltivazione del vino accomunata al fuoco creativo della scrittura: gli osservatori, guidati nella  conoscenza  dei dietro le quinte dell’eccellenza, hanno sottolineato l’estrema bellezza del territorio olbiese e gallurese e sottolineato  il rispetto e la cura verso la terra che dona che i suoi frutti. Il Premio si farà sempre più veicolo di conoscenza del mondo vitivinicolo tra gli studenti, molti già coinvolti durante l’anno nei lavori di lettura, booktrailer, recite teatrali. Un’esperienza che Katia Cecchinelli, sindaca di Castelnuovo Magra, comune partner del premio, ha affermato di voler replicare nelle scuole della sua cittadina.

«Ogni nuova edizione inizia con un bando e cercando di capire come si muove il mondo letterario  - spiega infine Esposito - ciò che abbiamo garantito in questi anni, e che rimarrà tale, è quello di non imporre regole dando indirizzi  precostituiti ma di accogliere i lavori nel pieno rispetto  dell’opera creativa dello scrittore».

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