Elio Satta, 38 anni di Sassari, era un talento puro, un genio della comunicazione, un intrattenitore culturale nato, scrittore, cantante nel celebre gruppo alternativo sassarese "Lanalosgia", ma anche autore di canzoni, una delle quali, "La marmellata innamorata", ha partecipato con successo allo Zecchino d'oro.

Eppure ieri sera, nonostante la sua giovane età, è morto, probabilmente per un infarto che ha spezzato i suoi sogni e lasciato attonita una città intera. E non solo. "È morto Elio Satta, uno degli esseri umani più gentili, ironici, spiazzanti e buoni che si potessero trovare sulla terra", commentano i suoi amici Scrittori da palco in un gruppo Facebook.

Elio Satta, di mestiere vigilante, milanista per vocazione, era davvero apprezzato da tutti, sedotti dalla sua simpatia, che in realtà nascondeva una profonda cultura. Non si muore solo di Covid quindi in questo 2020 da dimenticare. Gli eventi inaspettati e tragici possono sempre colpire come una folgore. Spesso i migliori. Elio aveva perso suo padre Paolo da piccolo. Una morte improvvisa anche questa, un tragico incidente sul lavoro al petrolchimico di Porto Torres. Una scomparsa indimenticata che aveva lasciati sgomenti i turritani. Ora il tragico destino è toccato a suo figlio: l'artista geniale Elio. Il giovane si chiamava così come suo nonno, vecchio portuale, autotrasportatore ed ex pugile di Porto Torres, capostipite di una famiglia e di una generazione indomita e laboriosa, anche se purtroppo sfortunata.
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