Un male incurabile alla fine ha avuto il sopravvento. Gianluca Floris si è spento questo pomeriggio nel letto di ospedale, dove riceveva le ultime cure.

Classe 1964, Floris è stato una figura di spicco del panorama culturale regionale, nazionale e internazionale. Celebre tenore, scoperto da Luciano Pavarotti, ha lavorato in tutte le 14 Fondazioni lirico sinfoniche italiane, nei teatri di tradizione italiani, e in varie Opera House europee e giapponesi. Impegno costante per la lirica che gli è valso il ruolo di presidente di Assolirica, l'associazione nazionale artisti della lirica. 

Uomo ricco di ironia e curiosità intellettuale, è da sempre riconosciuto come grande appassionato di tutto il mondo asiatico, tanto che negli scorsi anni è stato protagonista di una serie di collaborazioni per la progettazione artistica del nuovo Teatro dell’Opera di Binhai New City – Ningbo – Shanghai – Repubblica Popolare Cinese.

La sua naturale poliedricità emerge anche dai tanti romanzi pubblicati con le case editrici sarde e non solo, tra i più recenti vi sono “La Preda” (Mondadori) e “L’inferno Peggiore” (Piemme). 

I suoi ultimi impegni pubblici sono legati alla radio, altro suo amore. Su Radio X ha ideato e condotto il programma di interviste “Fare dell’arte l’arte del fare”. Era tante cose Gianluca Floris, un artista che mancherà, anzitutto, alla comunità sarda. 

Il “nostro” tenore lascia Stefania Medda, con la quale era sposato dal 1999. E con lei condivideva la passione per il cinema nello spazio Odissea di Cagliari.

Giovanni Follesa

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