Acqua su Marte? Sì, e salata. È l'incredibile scoperta di un team di ricercatori italiani, frutto delle indagini di studio compiute dal radar MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding) a bordo della sonda europea Mars Express.

La notizia, pubblicata sulla rivista scientifica "Science", dà concreta evidenza, per la prima volta, della presenza di acqua allo stato liquido sotto la superficie del pianeta.

Secondo i dati forniti da MARSIS l'acqua sarebbe salata perché alla profondità di 1.5 km, dove è stata identificata, la temperatura è sicuramente ben al di sotto di 0°C: in queste condizioni i sali agiscono da "antigelo" aiutando a mantenere lo stato liquido.

La composizione di Marte nella ricostruzione dei ricercatori
La composizione di Marte nella ricostruzione dei ricercatori
La composizione di Marte nella ricostruzione dei ricercatori

Una scoperta che porta anche ad interessanti deduzioni, visto che acqua, sali, rocce e protezione dalla radiazione cosmica sono ingredienti che potrebbero far pensare anche ad una nicchia biologica.

"Questi risultati indicano che ci troviamo probabilmente in presenza di un lago subglaciale, - dice Elena Pettinelli, responsabile del Laboratorio di Fisica Applicata alla Terra ed i Pianeti dell'Università Roma Tre e co-investigatore di MARSIS - simile ai laghi presenti al di sotto dei ghiacci antartici, relativamente esteso e con una profondità certamente superiore alla possibilità di penetrazione delle frequenze usate da MARSIS. In alternativa potrebbe trattarsi di un acquifero profondo nel quale l’acqua liquida riempie i pori e le fratture della roccia. Non siamo attualmente in grado di stimare con precisione la profondità del lago, ovvero dove si trova il fondo del lago o la base dell'acquifero, ma possiamo senza dubbio affermare che sia come minimo dell’ordine di qualche metro".

I ricercatori sono anche convinti della presenza di altre zone su Marte con condizioni favorevoli alla presenza di acqua in profondità ed ora, messo a punto il metodo di analisi, potranno continuare ad investigare.

(Unioneonline/v.l.)
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