Avrebbe compiuto oggi 65 anni Anna Politkovskaja, la cronista del giornale di opposizione Novaja Gazeta trovata morta nell'ascensore del suo palazzo a Mosca il 7 ottobre 2006 all’età di 48 anni.

Russa, con cittadinanza statunitense, per anni aveva denunciato la deriva autoritaria del governo di Putin e le violazioni dei diritti umani nella Cecenia.

Aveva fra l'altro lavorato a una rigorosa inchiesta sulla corruzione in seno al ministero della difesa e del contingente russo in Cecenia, pubblicando diversi libri. Nella sua lunga attività di paladina dei diritti umani nella piccola repubblica caucasica, si era fatta molti nemici, tra cui il luogotenente di Putin in Cecenia, Ramzan Kadyrov.

Nel 2000 aveva vinto il premio "Penna d'oro”, l'equivalente russo dell'americano Pulitzer. 

Per l'assassinio – che ha scatenato una capillare mobilitazione internazionale - sono state condannate sei persone, molte delle quali cecene. Due gli ergastoli: al presunto killer, Rustam Makhmudov, e allo zio di questi, Lom-Ali Gaitukayev, considerato l'organizzatore. I mandanti del delitto, la cui data coincide con il compleanno di Vladimir Putin, non sono mai stati individuati. 

(Unioneonline/D)

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