Era il 25 ottobre del 1881 quando a Malaga, in Andalusia, nasceva Pablo Picasso. Primogenito di Don José Ruiz y Blasco, pittore di modesta levatura che lavorava come insegnante di disegno alla Scuola delle Belle Arti e conservatore del Museo della città, e Maria Picasso y López de Oñate, di origini genovesi, al piccolo Pablo furono imposti numerosissimi nomi, tutti in onore a vari santi e parenti: Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno Maria de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Ruiz y Picasso.

Fin da bambino ebbe modo di dimostrare la vena creativa che lo avrebbe reso un artista innovativo e poliedrico, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte per esser stato il fondatore, insieme a Georges Braque, del Cubismo.

Dopo aver trascorso una gioventù burrascosa, ben espressa nei quadri dei cosiddetti periodi blu e rosa, a partire dagli anni venti del Novecento conobbe una rapidissima fama; tra le sue opere universalmente conosciute vi sono Les demoiselles d'Avignon (1907) e Guernica (1937).

Non c'è stato artista più grande di lui nel '900, capace di coniugare e declinare il suo “fare” creativo con modi e tempi sempre in evoluzione, come raccontano in modo permanente tanti musei dedicati al suo nome nelle tante città in cui ha vissuto, da Malaga a Barcellona, da Parigi ad Antibes. Per non parlare delle meravigliose opere che si trovano dal Reina Sofia di Madrid al Moma di New York.

(Unioneonline/D)

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