Esattamente 22 anni fa moriva a Milano, all’età di 92 anni, un “gigante” del giornalismo italiano, Indro Montanelli.

Nato a Fucecchio nel 1909, è stato per 40 anni firma di punta e simbolo del Corriere della Sera. Negli anni ‘70, con la virata a sinistra del quotidiano milanese, passa alla direzione de Il Giornale.

Nel 1994, in polemica con la discesa in campo del suo editore Silvio Berlusconi, lascia anche Il Giornale e fonda un nuovo quotidiano, La Voce, che chiude dopo un anno.

A Milano, dove ha vissuto e lavorato per gran parte della sua vita, gli è stata dedicata una statua, all'interno dei giardini pubblici di via Palestro. Un monumento spesso danneggiato da vandali e contestatori che rimproverano ancora oggi a Montanelli le nozze, durante la campagna in Africa da giovane soldato, con una minorenne, uno dei fatti più discussi e dibattuti della sua vita.

Montanelli non fu solo giornalista, ma anche scrittore: celebre la serie di volumi da lui firmata in collaborazione con Mario Cervi dedicati alla Storia d'Italia.

Tra i più popolari giornalisti italiani del Novecento, si distinse per la limpidezza della sua scrittura. Di sé, a proposito della sua attività di cronista e intellettuale, ebbe a dire: «Ho un solo padrone: i miei lettori».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata