Il 12 luglio 2020 muore a Cagliari Antonio, detto Nino, Garau.

Partigiano e antifascista, aveva come nome di battaglia “Geppe” e ha partecipato in prima persona alla creazione della brigata “Aldo Casalgrandi”, in Emilia Romagna. Essendo uno dei pochi capace di maneggiare le armi in breve ne diventa uno dei responsabili.

Durante la Resistenza porta a termine insieme ad altri partigiani numerose operazioni contro i fascisti e dalla loro parte avevano sempre più persone fra operai, contadini, artigiani, professionisti.

Il 31 dicembre 1944 a Castelvetro la brigata viene catturata. Alcuni vengono fucilati, Geppe viene torturato. Infine trasferito più volte fino a quando arriva al carcere di Verona e conosce un altro sardo, Spartaco Demuro, che gli confida di essere in grado di organizzare un’evasione. E in effetti Garau e Demuro riescono a fuggire. Garau ha gravi ferite ma si riprende e torna a combattere.

Dopo la Liberazione, rientra in Sardegna ma, essendo stato un partigiano, non riesce a trovare lavoro. Nel 1949 viene arrestato per omicidio, accuse che vengono poi smontate.

Nel 1969 gli viene conferita la medaglia di bronzo al Valore Militare.

Per molto tempo Garau ha ricoperto incarichi dirigenziali nella Federazione Italiana Pallacanestro.

Muore a Cagliari il 12 luglio 2020 all’età di 96 anni.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata