Centoventi anni fa nasceva a Figueres, in Catalogna, Salvador Dalí. Nome completo: Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalí i Domènech, marchese di Dalí di Púbol.

Il genio del surrealismo, dagli iconici baffi con le punte fissate come le lancette di un orologio sulle 10 e 10, formatosi a Madrid, fu influenzato dall'impressionismo e dai maestri del Rinascimento e fin da giovane fu sempre più attratto dal cubismo e dai movimenti d'avanguardia. Si avvicinò al Surrealismo alla fine degli anni '20 e si unì al gruppo surrealista nel 1929, divenendone presto uno dei principali esponenti. La sua opera più nota, La persistenza della memoria, fu completata nell'agosto del 1931.

La persistenza della memoria (dai social)
La persistenza della memoria (dai social)
La persistenza della memoria (dai social)

Dalí visse in Francia durante la Guerra Civile Spagnola, dal 1936 al 1939, prima di partire per gli Stati Uniti nel 1940 dove raggiunse il successo mondiale. Tornò in Spagna nel 1948 dove annunciò il suo ritorno alla fede cattolica e perfezionò il "misticismo nucleare", basato sul suo interesse per il classicismo, il misticismo e i recenti sviluppi scientifici.

Non solo pittore, è stato scultore, fotografo, cineasta, designer, sceneggiatore. Ha scritto anche narrativa, poesia, autobiografia, saggi e critiche. Tra i temi che ricorrono nella sua opera i sogni, il subconscio, la sessualità, la religione, la scienza.

La sua vita e il suo lavoro hanno avuto un'influenza fondamentale su altri surrealisti e artisti contemporanei come Jeff Koons e Damien Hirst. Due gli importanti musei a lui dedicati: il Teatro-Museo Dalí a Figueres e il Museo Salvador Dalí a St. Petersburg, in Florida.

(Unioneonline)

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